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Bonelli VS. Cosplayers

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JubeiXYZ
view post Posted on 16/11/2009, 12:29




http://www.animeclick.it/news/23572-sergio...cca-e-i-cosplay
Da una persona che ha fatto la storia del fumetto, non mi sarei mai aspettato un comportamento di questo genere.
Dare la colpa ai cosplayer perchè non si vende, bè rasenta il ridicolo. Le generazioni cambiano e con loro i gusti, bisogna saper modificare il proprio pensiero e con ciò le storie prodotte, altrimenti si rimane fossilizzati nel passato.
 
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Shiro Amada
view post Posted on 16/11/2009, 12:58




Mah, non mi pare dica nulla di particolare, personalmente credo abbia ragione anzi.
I Comics a Lucca ormai non sono più l'aspetto predominante, la fiera è diventata una specie di enorme carnevale autunnale con svariate attrazioni ecc. ecc. tra cui anche i comics.
Lui che si occupa solo di fumetto in senso stretto (e di fumetto orientato ad un pubblico mediamente adulto) potrebbe trovare altri contesti in cui si sente più valorizzato con la sua casa editrice.
Di fatto Lucca è cambiata molto anche dalle prime edizioni che vedevo io negli anni '90.
 
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JubeiXYZ
view post Posted on 16/11/2009, 14:36




Rimango dell'idea che non è stato in grado di evolversi. Mi spiego, se compro un manga, di quel titolo poi trovo gadget, poster e altre migliaia di accessori. Dei personaggi della Bonelli si è mai visto qualcosa oltre il fumetto? No, quindi diventa difficile attirare le nuove generazioni, rischia di diventare un fumetto morto.
Concordo sul fatto che molta gente và solo per il cosplay, però non è che queste persone (30mila come riferisce Bonelli) hanno preso il posto ad altri e poi l'area cosplay è lontana dalla zona padiglione delle case editrici, quindi il discorso tirato in ballo dall'editore, del fatto che ci sia meno gente interessata a lui, mi sembra tirat per i capelli e senza dubbio non sono i cosplayer, se poi vogliamo parlare di certi tipi di costumi o di atteggiamenti, bè quello è un altro discorso.
 
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Shiro Amada
view post Posted on 16/11/2009, 15:23




Il fatto è che non c'è alcun "Bonelly vs. cosplay", di fatto. Questo lo stai dicendo tu e lo sostengono altri tipo quelli che han pubblicato la notizia, quasi buttandola in rissa.
Semplicemente Bonelli è legato ad una concezione più elitaria/artistica del fumetto, piaccia o meno, a prescindere anche dalla qualità delle sue proposte (che spessissimo lasciano parecchio a desiderare invero), e ritiene che Lucca si sia spostata più su una dimensione di divertimento "da strada" un po'carnevalesca rispetto agli esordi tutti imperniati sul fumetto e sui suoi estimatori (che sono solo una parte del numeroso pubblico di Lucca).
Ergo preferisce spostarsi su manifestazioni magari più intime ma che ruotano più attorno al suo target.
Lasciam però perdere i discorsi sui gadget dei fumetti che non c'entrano molto e non sono molto probanti, che poi qualche annoi orsono eravamo stati inondati di prodotti "marchati" Dylan Dog pur e da Bonelli, ma il discorso qui va invece nel senso: "in che direzione sta andando Lucca?".
Cioè, per come la vedo io, in futuro potrebbe pure smarcarsi dal contesto fumettistico e divenire p.e. un festival di arte di strada, GdR, giochi, costumi ed altre bizzarrie.
 
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JubeiXYZ
view post Posted on 16/11/2009, 15:36




Lucca è diventata una grande Kermesse, se vogliamo fare un paragone, una specie del MotorShow di Bologna, dove oltre ai motori ci sono spettacoli, ospiti e vari tipi di iniziative.
Il fumetto ha bisogno di tutto questo "carozzone", perchè è l'unico modo per sdoganarsi dall' etichetta di genere infantile. Leggi fumetti allora non sei ancora cresciuto, oppure è roba da bambini.
In questo carrozzone, volente o nolente, rientra anche il cosplay.
 
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Shiro Amada
view post Posted on 16/11/2009, 15:42




Non sono d'accordo, il fumetto si è ampiamente sdoganato da solo ormai.
Semmai oggi è proprio il cosplay che può essere considerato un contorno, che poi può essere visto come infantile (e in effetti per certi versi lo è) da chi tipo Bonelli arriva "da un'altra era".
Poi, francamente, non è che Bonelli stia minacciando qualcuno, si è solo lamentato che la manifestazione non è più come piaceva a lui e si riserva il diritto di non ritornarci. Amen, fatti suoi.
Ma onestamente, non pensi che se non viene lui Lucca vada a carte e 48, anzi semmai è vero il contrario, e tranne i die-hard fans del fumetto di genere italiano nessun altro lamenterebbe la sua assenza penso.
 
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JubeiXYZ
view post Posted on 16/11/2009, 15:56




Quello che c'è di vero, che effettivamente trovare qualcuno con cui discutere di fumetto, nelle fiere, diventa sempre più difficile. Mi è capitato addirittura che certi negozianti, quando gli chiedi un titolo non sanno neppure di cosa stai parlando.
Personalmente la presenza o la mancanza di Bonelli, non mi cambia niente, dfato che l'unica serie che leggevo: Leggs, ha pensato bene di chiuderla!!!!
Sullo sdoganamento del fumetto non sono proprio daccordo, dato che noto ancora un certo pregiudizio.
mentre il cospaly è un mondo talmente particolare, che metterebbe in crisi anche l'inventore della psicanalisi: Freud.
 
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Shiro Amada
view post Posted on 16/11/2009, 16:04




In Italia, qualsiasi attività che sia diversa dal lavorare/fare soldi/scopare sarà sempre guardata con sospetto. Siamo un paese rozzo, ignorante e pieno di pregiudizi. Comunque per il fumetto va decisamente meglio di quando ero bambino io negli anni '70, quando mia zia mi beccava i fumetti della Corno dei vari Spiderman, Batman, Vendicatori ecc. che acquistavo con la mia misera paghetta e me li gettava via disgustata sibilando "...sono i fumetti del Vallanzasca!".
D'accordo sull'accostamento tra Freud e il cosplay: ne sarebbe sicuramente restato affascinato, in senso accademico ovviamente.
 
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JubeiXYZ
view post Posted on 16/11/2009, 16:25




Se pensi che negli anni 70, c'erano storie intriganti e ben struttrate. Infatti mi è capitato di leggere ultimamente "Intrepido". Non erano storie dozzinali e commerciali. Chi mi ha stupito e trovo molto piacevole da leggere è Capitan Novara.
 
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Rupan Sansei
view post Posted on 18/11/2009, 11:21




Sinceramente anche a me, leggendo l'articolo, non mi senbra che faccia chissà quale attacco verso i cosplayers e tantomeno NON dice che lui non vende per colpa dei cosplayers.
Se la gente leggesse bene quello che l'articolo dice (non ce l'ho con te Jubey, ma anche su altri forum hanno fatto lo stesso errore e ovviamente per convenienza la massa si è adeguata), Bonelli NON scrive che le sue vendite sono calate, ma bensì che lui "non vende albi in fiera" nel senso che il suo stand a Lucca non ha mai avuto materiale in vendita, ma è solo allestito per permettere ai suoi lettori di incontrare gli autori.

Come dice Shiro, dopo 40 anni di fiere e manifestazioni si è reso conto che il fumetto in senso generico (NON i suoi fumetti, ma il fumetto in quanto tale) ha perso l'attenzione primaria che aveva quando appunto alle fiere si andava principalmente per i fumetti.

Se non sbaglio ne parlavo già anche con te, Jubey, anni fa e anche tu concordavi che ormai le fiere non erano più un punto di riferimento per scoprire le novità del settore o farsi un'idea di quello che un determinato editore offre.
Questo perchè l'avvento di internet (informazioni reperibili più facilmente) e il proliferare di fumetterie hanno reso quesi "inutile" presentare la novità in fiera.

Credo che è questo che Bonelli ha constatato. Nulla più.
E se guardiamo le fiere più grosse in Italia, è palese quanto dice Bonelli. Dal fumetto ci si sposta verso attività correlate e spesso che non c'entrano nulla col fumetto in se.

E difatti piano piano le case editrici che erano puntualmente presenti a "tutte" le fiere, hanno preferito lasciare spazio ad altri (che per il 90% sono privati o piccole fumetterie) cosicchè le fiere sono automaticamente diventate un mercatino al coperto dove tutti si lamentano che non fanno più affari perchè nella fumetteria sotto casa lo stesso titolo costa meno.

E per "sopravvivere" le fiere hanno giocoforza dovuto aprisrsi ad altri settori cosicché quelle più grosse sono effettivamente diventate un grosso calderone dove varie tipologie di pubblico possono scegliere di visionare quello che più gli piace.
forse è un discorso un po' egoistico se lo facesse un espositore, ma credo che per lui sarebbe meglio un pubblico di 100 persone interessate al proprio settore, che 10000 interessate a tutt'altro.
Credo che è un po' questo che lamenta Bonelli.
Lui in quanto editore storico è sempre presente (anche per pubblicità propria, ovviamente: mica ci va per la gloria), ma altri più piccoli mano a mano preferiscono altri canali per proporsi al pubblico (probabilmente più economici e più redditizi, a conti fatti, visto che "esistono" senza avere stand in fiera). Quest'anno neanche la Disney era presente a Lucca.

Non so se leggere tra le righe di quell'articolo sia corretto, ma quando dice che preferiva la fiera quando era in via delle tagliate credo che sotto sotto guardasse al su portafoglio.
Lucca ha un palco gratuito dove ci fanno il cosplay (evento principale nel week end; e forse è per questo che ha nominato proprio il cosplay e non i concerti), i concerti e qualche altro evento.

Vi siete mai chiesti chi lo paga quel palco? Magari chi va a Lucca per cosplay è concerti senza manco fare il biglietto della fiera?
Forse il costo degli stand è aumentato anche per questo tipo di attività che, secondo chi vi partecipa, porterebbe migliaia di "potenziali clienti".
Ma se la fiera (nel senso di stand) non la visita nemmeno, come fa ad essere un "potenziale cliente"?
 
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JubeiXYZ
view post Posted on 18/11/2009, 14:08




Probabilmente il titolo della discussione non è proprio esatto, però era un modo per aprire un dibattito intelligente e costruttiva, con gente che ha voglia di esprimere le proprie idee e metterle a confronto. Discussioni di un certo livello intellettivo-culturale, che sul forum Blu spesso ho trovato e a cui mi piace parteciparvi!!! image
 
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10 replies since 16/11/2009, 12:29   92 views
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