Mostra fotografica (15/09-24/10), Via San Tommaso (Bergamo)

Da domani 15/09 apre a Bergamo la mostra fotografica di Carmine Mauro Daprile per cui diversi cosplayer hanno posato.

Carmine ha iniziato questo lavoro 2 anni fa contattando parecchi cosplayer (tra cui il sottoscritto) con l'obiettivo di realizzare qualcosa che non fosse un semplice insieme di foto di gnocche e chiedendo ad esempio pose anche a me, a Giancarlo "toro" o al ragazzo che ha realizzato il Daitarn 3.

La presentazione della mostra lascia ben sperare sul fatto che sia qualcosa di più culturale del solito e ho trovato giusto di conseguenza pubblicizzare l'evento.

This is it!

WII: domani alle 18:00 c'è l'inaugurazione; io e Giancarlo ci andiamo qualcun'altro ha in mente di esserci?

Ma sarà un'occasione per riflettere sul lavoro di un fotografo-artista e sulla sua personale visione-interpretazione del cosplay, oppure sarà solo la solita occasione in più per i cosplayers ritratti per tirarsela/sboronare/avere eco mediatica e per chi è stato escluso per lamentarsi e montare invidia...?
Ai posteri l'ardua sentenza.

Conoscendo il fotografo, sarà un ottima mostra. A questo progetto ci ha lavorato parecchi anni, faccendo migliaia di scatti e andando a conoscere un' infinità di cosplayer, documentandosi.

Io mai avuto il piacere di dargli documentazioni. Eppure posso dire che nel mondo del cosplay ci gravito da parecchio. Anzi oserei dire fra i primi, lol

http://www.carminemauro.it/portfolio/untitled/index.htm

Vedi link sopra per delle preview.
Alcune foto sono interessanti, altre francamente non mi dicono nulla o peggio (parlo di stile di fotografia, non di chi vi è ritratto, ovviamente).
Onestamente mi sarei aspettato qualcosa di più, stilisticamente.
Mi sembrano abbastanza piatte.

Ho letto anche sul forum della giorgia un pò di commenti. Mah...

La mia "deformazione professionale" è stata forte, difficilmente riuscivo a vedere al di là dei costumi indossati e finivo per soffermarmi sull'accessorio, piuttosto che sulla posa delle persone ritratte.

Quando però riuscivo ad allargare le prospettive alcune foto sono state in grado di comunicare qualche emozione, ad evocare qualche cosa.

Avrei preferito un numero superiore di elementi da vedere del resto, come nel mangiare, spesso preferisco la quantità alla qualità.

This is it!

Dalla presentazione della mostra, cito testualmente:

"Partendo dal presupposto che i Cosplayer sono personaggi appartenenti alla sfera della medialità, si può giungere alla conclusione che essi siano figure che non possono esistere se non in luoghi appartenenti alla virtualità; Carmine Mauro, tramuta invece i giochi, inserendo i suoi personaggi all’interno di realtà “vere”, con le quali le persone ritratte hanno un legame identitario e viscerale."

Ora, mi pare francamente una cazzata sparata a caso posteriormente agli scatti fotografici.
Premesso che non ho visto la totalità della mostra ma solo le foto di preview sul sito del fotografo, direi che s'è miseramente fallito nel contestualizzare personaggio+ambiente circostante. Perchè se essi debbono avere un "legame identitario e vescerale" con la realtà circostante, allora che c'hazzecca p.e. Birkin di R.E. (= il Buzzi mostrificato) con una bella campagna/parco all'aperto?
Premettendo che sicuramente l'autore della mostra non conosceva una ceppa dei personaggi che ritraeva, era sicuramente però intuitivo che uno scienziato-mutante sarebbe stato più contestualizzato in un paesaggio quantomeno urbano, se non un laboratorio, una fabbrica abbandonata, insomma qualcosa più "industriale". Mi pare invece che -ripeto, dalle poche foto che ho visto- l'autore abbia preso la scorciatoia de "un bel parco verde fa da ottimo sfondo un po' per tutto".
Mia personalissima sensazione.
Credo quindi che la supercazzola semantica sia stata appiccicata in seguito a mò di etichetta per dare un taglio più artistico/chic a quelli che magari in origine erano nati come semplici begli scatti a cosplayers con dei bei fondali (= avulsi da fiere e simili).

In effetti quella foto in un bel parco con alberi e il buzzi dottor pazzo mi sembra un controsenso :O

Parlando alcune volte col fotografo in questi anni il suo progetto ha subito un'evoluzione.

All'inizio l'obiettivo era effettivamente fotografare il costume nell'ambiente più adatto al personaggio. Col tempo però la direzione intrapresa è stata un'altra e, per alcune foto, creare il contrasto poteva essere preferibile nell'ottica di suscitare emozioni differenti.

Comunque, facendo un commento al di là della mostra, devo dire che aver "giocato" a fare il modello per un fotografo professionista è stata un'esperienza divertente e utile anche se decisamente faticosa.
Pensate infatti che in un giorno solo sono riuscito a portare ad un parco ed indossare : Birkin, Nightmare e Radiant. Praticamente, dopo oltre 5 ore di attività, ero uno straccio e mio padre, che mi aveva assisistito, era nelle stesse condizioni (non so se avete idea di cosa voglia dire tenere la spada di Nightmare sollevata come nella foto per più di 10 secondi).
Nonostante questo comunque, la cura per alcuni dettagli mentre dovevo posare mi hanno decisamente ispirato e mi sono tornati utili in altri casi.
L'unica nota negativa è che non ho potuto vedere il risultato dei miei sforzi per oltre un anno.

This is it!

A me non piace intromettermi negli affari altrui e se sta bene agli interessati a me non me ne deve fregare, ma....
dopo che sei stato a sua disposizione 5 ore, non ti ha nemmeno passato non dico le foto a dimensione originale, ma nemmeno i provini (che di solito sono 400x600)?

Ma al di là di questo, quante sono le foto esposte e quanto costa l'ingresso?
Se capito a Bergamo per altri motivi posso magari pensare di passere a vederla.


P.S.: cazzarola, dovrei cominciare anch'io a fare come sto tipo e portarmi alle fiere una risma di liberatorie da far firmare a chi mi concede le pose, visto che a fare scatti da amico si finisce spesso per prenderlo in quel posto (io non sarò un professionista, ma manco un fotografo, però se mi ciufoli le foto e le pubblichi senza dirmi nulla forse un minimo di decenza lo hanno). Visto che in questo modo sembra che la cosa funzioni e nessuno si lamenta....

13? Sinceramente me ne sarei aspettato qualcuna in più.
A me non piace commentare il lavoro altrui (ho le mie idee che tengo per me), però concordo con Gendo sulla foto con la cosplayer di spalle su panorama cittadino (era tra le preview): all'assurdo sembra quasi incollata sopra con Photoshop.

Probabilmente se si leggessero i commenti dell'autore che accompagnano le foto probabilmente mi farei un'idea differente, ma io sono molto terra-terra e guardo la foto in se a prescindere da quello che l'autore voleva comunicare. La mostra è fotografica e quindi è la foto che mi deve trasmettere certe emozioni e credo che il commento non cambierebbe molto quanto ho provato guardondee prima di leggere il commento.

P.S.: ho fatto anch'io foto a persone in costume in un parco e in generale va bene un po' per tutto, però a questo punto se voglio sbattermi poco (senza troppe elucubrazioni mentali), vado a Lucca Comix e ho un po' la location per tutti i tipi di costume (il Predator dell'anno scorso mi sono rifiutato di fotografarlo in zona palco, sperando di incontrarlo in giro per la città: mi è andata bene!).

Devo contraddirti visto che le altre son state fatte con un paesaggio che richiamasse il costume. Tipo quela di Anna in versione cyberpunk vicino alla ferrovia come anche lei ha detto nel forum di Giorgia.
Altre foto invece piazzate in foresta senza motivo e altre come dici tu in controsenso con il personaggio. Insomma alla fine mi sebrano 3 pensieri di veduta diversi insieme..un minestrone?

Ilvias dice: ASSOLUTAMENTE NO.
Gli sfondi n'c'azzeccano proprio (nemmeno per contrasto... Non sono un'esperta di foto, ma questo è quello che mi fanno sentire) ma cosa ci fa una semi lolita e una cyber? Non è cosplay! (o almeno lo è solo in Italia...)