| Dal mio punto di vista occorrerebbe una giusta "via di mezzo". Qui si tratta di opinione personale, beninteso. L'utilizzo dell'immagine di riferimento, che dovrebbe diventare una pratica decisamente più diffusa e acquisire, per come la vedo, un ruolo oltre il "consigliato/consigliabile", permette al giurato che pure non conosce la serie ancora non arrivata in Italia o che non è nota ai più di valutare con equità, anche di fronte al costume che non se ne può più di vedere. In ogni caso vi sono criteri quali la fattura del costume che trascendono la serie nota o il Death Note/Bleach/Naruto/One Piece/Final Fantasy di turno (n.b. serie citate a caso tra le più proposte degli ultimi tempi), tanto più che in giuria si sente parlare di "qualità del tessuto, fattura dell'accessorio". Per mio conto è sbagliato pensare che l'ennesimo cosplayer che porta Naruto o Kakashi sia da eliminare indiscriminatamente. Vi sono serie che si prestano particolarmente al cosplay, per la spettacolarità dei costumi (e.g. Trinity Blood o D-Gray Man, altra serie piuttosto gettonata) ma che a volte presentano difficoltà non indifferenti; qualora vi sia un gruppo o un singolo che presenta un abito di non difficile realizzazione (prendendo Death Note, gli onnipresenti Yagami Light o L), occorre, secondo me, puntare sulla somiglianza fisica (ad es.: è inutile che io tenti di fare il cosplay di X se X nel manga/anime ha gli addominali scolpiti nella roccia o è magro come un grissino) o, meglio ancora, sulla teatralità della scenetta (Eva-Laughingpineapple da questo punto di vista ha mostrato alla recente Novegro una grande abilità, portando sul palco un momento che condensa il dramma che soggiace a Shadow of the Colossus).
Forse il cosplay non inflazionato "colpisce" maggiormente l'occhio proprio in virtù della sua rarità, ma giustamente non si può sacrificare il compromesso tra notorietà del personaggio e "amore" per il medesimo, altrimenti si giunge alla situazione paventata nel post citato da Megaman. Il che è un comportamento decisamente erroneo. Sinceramente apprezzo chi, come a Lucca, porta Prince of Tennis, manga mediamente conosciuto ma con costumi semplici e punta tutto sulla scenetta divertente. Ma questa è opinione personale, ribadisco.
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