Shiro Amada |
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| Mi scrive oggi, dopo tanto tempo che la sezione culturale-approfondimenti era inattiva, una maestra di scuola elementare, Giulia Sticassi da Cazzago (VE) con un interessante quesito. "Egregio Dott. Shiro Amada, discutevamo in classe nella III C dell'Istituto John Wayne Gacy di Cazzago Pianiga di zoologia. I bambini mi hanno chiesto delle nozioni sugli esserini più umili e ripugnanti che possono trovare nei giardini e nei boschi, e siamo finiti a parlare dei nani gobbi e delle fatine dei dentoni. Confesso di non esser riuscita a rispondere ad una domanda di una mia piccola allieva, l'Elisabetta Rubens Maria Von Braun, la quale mi chiedeva se le fatine dei dentoni possono essere considerate le femmine della specie dei nani gobbi. E' così? Cordialmente:
Maestra Giulia Luisa Sticassi"Signora Sticassi, grazie della sua lettera. Spesso si ritiene che le due specie siano in realtà una sola, diversificata dal tipico dimorfismo maschio-femmina che caratterizza molte altre creature nel regno animale. In realtà non è così, sebbene alcuni ripugnanti tratti (anche comportamentali), primo tra tutti l'istinto allo zerbinismo, siano condivisi da entrambe le specie, è stato riscontrato da recenti studi che in realtà le due creature sono estremamente diverse. Laddove l'esame del dna ha mostrato che il nano gobbo ha circa il 75% di patrimonio genetico in comune con le meduse ed i celentrati in genere, è invece certo che le fatine dei dentoni sono riconducibili alla famiglia degli isotteri, con cui condividono soprattutto la struttura gerarchica e l'ordinamento sociale. Entrambi hanno poi incidentalmente forma antropomorfa e semi-umanoide per ragioni evoluzionistiche piuttosto complesse (e poi non dite che Dio non ha il senso dell'umorismo eh...).
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